Dott. Aldo Ortensia
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Alcune notizie riguardo le malattie renali…

Chiunque sia affetto da diabete o da pressione alta o da infezioni urinarie reiterate negli anni dovrebbe sapere che queste condizioni possono condurre ad una malattia renale cronica ed anche all’insufficienza  renale. Il diabete e la pressione alta sono stati riscontrati nel 60 per cento di tutti i casi di insufficienza renale in pazienti statunitensi.
La buona notizia è che l’insufficienza renale non colpisce in modo improvviso. Al contrario, la patologia solitamente si sviluppa in seguito a un danneggiamento dei reni avvenuto anni prima, o anche decenni. Utilizzando alcune precauzioni e tenendo sotto controllo la tua salute è possibile ridurre drasticamente il rischio di sviluppare un’ insufficienza renale.
La maggior parte della gente non pensa ai propri reni, eppure la vita dipende da loro. Questi organi, grandi quanto il pugno di una mano, sono localizzati su ambo i lati della spina dorsale subito sotto le coste e svolgono un ruolo importante per la salute. Un compito vitale è quello di filtrare i prodotti di scarto dal sangue. Ogni due minuti, tutto il sangue presente nel corpo circola attraverso i reni, dove viene filtrato. Il sangue ripulito torna a scorrere verso il cuore e i prodotti scartati sono deviati verso le urine. Oltre al filtraggio, i reni regolano la quantità di liquidi nel corpo e contribuiscono alla formazione di globuli rossi e di ossa robuste.
Sia il diabete che la pressione alta possono arrecare danni che possono essere causa di malattia renale cronica, una condizione nella quale i reni non riescono più a funzionare come dovrebbero. Col passare del tempo, il malfunzionamento può condurre all’insufficienza renale terminale ed in questo caso i reni non sono in grado di svolgere le funzioni vitali e le uniche alternative sono la dialisi o il trapianto.
Grazie ad una diagnosi precoce e ad un trattamento è possibile rallentare il corso di una malattia renale cronica ed evitare che progredisca in insufficienza renale. In assenza di trattamento l’evoluzione verso l’insufficienza renale può avvenire in modo subdolo e silenzioso sino alla comparsa improvvisa di sintomi gravi ed apparentemente inspiegabili.
Solitamente nella fase iniziale non si presenta alcun sintomo. La patologia cronica si sviluppa a volte così lentamente che molti pazienti non si rendono conto della propria condizione prima di arrivare alla fase avanzata, quando devono essere trasportati all’ospedale d’urgenza per un trattamento di dialisi. L’unico modo per scoprire se si è affetti da una malattia renale è prestare la massima attenzione alla comparsa di alcuni sintomi: gonfiore di alcune parti del corpo quali le caviglie, i piedi o il viso, bruciore o fastidio durante la minzione, urine dal colore scuro o presenza di sangue o di altre sostanze schiumose, aumento dello stimolo di urinare soprattutto di notte, tendenza a sviluppare facilmente ecchimosi o emorragie, inappetenza o stanchezza. Quando questi sintomi compaiono bisogna coinvolgere subito il proprio medio e sottoporsi ad esami clinici e di laboratorio. Per un primo screening può essere sufficiente un esame delle urine per controllare le proteine e uno del sangue per dosare i livelli creatinina, sodio e potassio. Questi esami sono utili per calcolare il GFR (il grado di funzione renale) e stabilire il livello di funzionamento dei reni.
Se viene accertato un danno renale bisogna impostare un trattamento per rallentare o fermare la perdita della funzionalità renale. Per un paziente affetto da patologie renali è importantissimo monitorare la pressione sanguigna, il livello di zucchero nel sangue, evitare di assumere i farmaci potenzialmente dannosi per i reni e seguire una dieta speciale elaborata dal nefrologo.
La prevenzione è la “miglior cura” per le malattie dei reni.
Anche in assenza di sintomi, anche in completo benessere è indispensabile controllare la propria pressione, fare un esame delle urine almeno una volta ogni due anni, mantenere un regime dietetico equilibrato, fare un minimo di attività fisica, assumere con regolarità i farmaci prescritti dal proprio medico.
Quando però comparisse qualche sintomo, si riscontrasse qualche anomalia nelle urine o la pressione arteriosa iniziasse ad essere irregolare non bisogna esitare a rivolgersi per tempo ad un nefrologo: è meglio andare dal medico per sentirsi dire di non aver nulla piuttosto che restarsene a casa a convivere con un malattia renale che giorno dopo giorno può distruggerci!

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